Mi ero ripromessa di scrivere un resoconto dettagliato sull’esperienza umbra di Week Hand, e anche se avrei voluto farlo prima i mille arretrati trovati a casa al mio ritorno me lo hanno impedito. Però oggi non potevo esimermi dal farlo, soprattutto perché voglio che le emozioni che mi porto dietro restino vivide nella mia mente mentre scrivo.
Innanzitutto Foligno è una città bellissima, piena di storia e fascino e Palazzo Trinci è stata una location d’eccellenza per l’evento. Ad accogliermi al mio arrivo ho trovato Francesca, un concentrato di organizzazione ed efficienza, che è stata il punto di riferimento di tutti noi crafter nei mesi precedenti e che ho riconosciuto immediatamente grazie a quel piercing nero che la caratterizza. Ci ha consegnato subito la Welcome Bag, una borsa shopper con dentro spilletta ufficiale, cartina di Foligno e tanto altro. Questa sì che è accoglienza!
Nonostante la sveglia alle 4 di mattina non sentivo affatto la stanchezza e la gioia di essere fra i 50 bravissimi crafter provenienti da tutta italia mi ha resa orgogliosa. Ho montato il tutto con i miei tempi biblici e ovviamente, come sempre, non ero abbastanza soddisfatta del risultato. Quanto sono ipercritica!
Mentre finivamo di allestire il palazzo si è iniziato pian piano a riempire di gente. Ho incontrato tantissime persone in questi due giorni e la cosa stupefacente è che nessuno ha detto una di quelle frasi irritanti del tipo: “li fa anche mio figlio alla scuola elementare!”
Ho avuto il piacere di conoscere tanti maker che seguivo già da tempo virtualmente e non c’è cosa più bella che poter associare un volto a un marchio. Ho potuto riabbracciare anche Sara Milan, community manager di A little Market, presente a Week hand perché ALM era fra gli sponsor dell’evento. I creatori partecipanti erano davvero ben selezionati con creazioni di alta qualità e per tutti i gusti.
Ho visto cose meravigliose come le illustrazioni di Alce Rossa che sono talmente poetiche e dolci da mettermi i brividi o i simpatici cactus di Mi chiamano Mimì, gli unici cactus al mondo che non pungono; vogliamo parlare dei papillon di Officina del papillon o delle collane-ombrello di My Favourite Lullaby? Insomma, potrei stare qui per delle ore a parlarvi di tutte le meraviglie viste.

C’è da sottolineare che tra 50 crafter c’erano ben 3 abruzzesi: io, Viola di Violinoviola (ricordate la suaintervista creativa?) e Daniela di Danilla bag!

Ci sono stati anche tanti eventi collaterali. Mostra fotografica, workshop e laboratori come ad esempio quello di Gaia Segattini aka Vendetta Uncinetta, che insegnava a trasformare un triste calzino spaiato in un bellissimo pupazzo.
Trovate tutte le foto -> qui
Inoltre vi ricordate di Trame Urbane? Avevo condiviso l’evento tempo fa sul mio profilo facebook: un’azione di guerriglia urbana a cui ho partecipato anch’io con la mia pezzetta rosa 20×20 sferruzzata dietro il mio spazio espositivo di Week Hand e forse non proprio 20×20 dato che non avevo un metro sottomano.
Ecco le donne in azione per l’assemblaggio e il risultato finale.
In ultimo arrivano i doverosi ringraziamenti. Ringrazio Francesca e tutta l’agenzia That’s Com per l’organizzazione impeccabile. Ringrazio tutti i crafter che hanno partecipato rendendo Week Hand un evento unico. Ringrazio le mie vicine di banco CAM…Two Me per la compagnia e le chiacchiere. Ringrazio Luis e tutta la sua famiglia per avermi accolta a Foligno e invitata a un ottima cena in casa loro. Infine ringrazio quello che chiamo marito, anche se non lo è, per aver fatto da autista, facchino, accompagnatore e soprattutto sponsor indossando la mia spilletta teschio.
Insomma, due giorni fantastici. Una vera festa del fatto a mano!
Se volete vedere l’album completo delle foto lo trovate qui ♥
Volete vedere il video che Daniele Tinarelli, compagno della mitica Viola ha fatto il primo giorno di Week Hand? Lo trovate qui ♥